09 maggio, 2011

Dammi solo tre parole

Uno dei piaceri della domenica è guardarmi in santa pace "Report" per potermi incazzare in poltrona e ripartire il lunedì con la giusta carica. La cosa che non sopporto è il tizio che alla fine ferma dei passanti per far loro delle domande sulla lingua inglese.
Posto che va a pescare casi assurdi (false friends, parole con pronuncia simillima, tempi verbali improbabili) lo trovo particolarmente odioso.
Gringo, prega di non incontrami sul tuo cammino: Prima di rispondere a qualsiasi tua domanda ti faccio io un test d'italiano. Pensavo a una frase composta con tre parole a caso. Magari "apotropaico" "zuzzurellone" e "soverchiante".

04 maggio, 2011

Carneade. Chi era costui?

Non è una questione di fazione politica. Mi farebbe incazzare pure se invece di La Russa ci fosse, che ne so, Veltroni o Bersani. Anzi, forse sarei ancora più arrabbiato perché un comportamento del genere denota non solo una totale mancanza di rispetto nei confronti del proprio interlocutore e del pubblico (cose alle quali, per altro, il ministro ci aveva già ampiamente abituato) ma, cosa più grave,  è sintomo di mancanza di professionalità totale. Il suo lavoro è la politica, essere informato è il suo compito principale. Cialtroneria all'ennesima potenza.

01 maggio, 2011

Tanto per non dimenticare.

Buon Primo Maggio!

Passavo di quì per caso

Far passare quattro mesi interi senza postare nulla mi infastidiva un bel po' ma non mi pareva d'avere grosse ragioni per spezzare il silenzio. Poi, riflettendo, mi son reso conto d'avere così tante cose da scrivere su quello che c'è in giro da esserene annichilito.
Ecco il punto, quindi. Leggere, informarsi, attivarsi, manifestare, parlare della situazione politica degl'ultimi mesi ha avuto il nefasto effetto di anestetizzarmi. Che senso ha battersi e sperare che le cose cambino quando anche di fronte alle peggiori nefandezze, per quanto manifeste, nessuno della classe politica attuale ha il pudore d'andarsene? La "spinta dal basso" non solo non è sufficiente ma è proprio inutile. Sono curioso, ma la curiosità non riguarda più la maniera in cui "le cose possono cambiare" ma fino a che punto ci si possa spingere, quanto in basso.
Ad esempio, le recenti dichiarazioni di Berlusconi sul nucleare, mi hanno infastidito non tanto per l'aver "svelato" un fatto noto. Era palese che si cambiasse la proposta di legge con il doppio intento di togliere il terreno sotto i piedi dai referendari e abbassare la possibilità di centrare il quorum. Il fatto che personalmente mi ha irritato è stata la motivazione: "l'opinione pubblica", "la gente", "il popolo" non è in grado di decidere per sé quindi gl'impediamo di commettere uno sbaglio guidati "dall'onda emotiva" e riproponiamo la legge quando siamo sicuri che non può essere bloccata.
Come dei buoni padri di famiglia.
Di figli imbecilli.